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08 Giu / Bayer e Monsanto: una fusione storica

Bayer e Monsanto: una fusione storica

Il 7 giugno Bayer ha annunciato ufficialmente di avere completato l’acquisizione della Monsanto Company: dopo due anni di trattative, l’assorbimento della multinazionale statunitense specializzata in biotecnologie agrarie ha avuto un costo complessivo di 62,5 miliardi di dollari (Frankfurte Allgemeine).

L’annuncio ufficiale dell’acquisizione è giunto dopo che le autorità antitrust Statunitensi ed Europee hanno autorizzato l’operazione. Per ottenere il permesso dalle istituzioni, Bayer ha ceduto parte dei suoi rami di attività a una terza società, con l’obiettivo di non violare la concorrenza,monopolizzando un intero settore industriale.

 

Monsanto cancellata da Bayer: una questione di ‘reputation heritage’

Ci sono voluti due anni affinché la multinazionale tedesca riuscisse a completare quello che sarà ricordato come l’acquisto di società più oneroso di tutta la storia della Germania. Un’operazione non solo dispendiosa ma che ha anche portato alla cancellazione definitiva del marchio Monsanto che verrà sostituito con quello di Bayer.

Come riferito direttamente dal sito ufficiale dell’impresa europea: “La nostra azienda conserverà il marchio Bayer ma Monsanto sarà cancellato. I prodotti della compagnia statunitense saranno mantenuti ed entreranno a far parte del portfolio prodotti di Bayer”.

La notizia della cancellazione del marchio Monsanto non giunge inaspettata: nell’aprile 2017, infatti, il numero uno di Bayer – il presidente Werner Baumann – aveva dichiarato all’assemblea degli azionisti che la reputazione di Monsanto rappresenta “una grande sfida”.

Durante l’evento Baumann aveva aggiunto: “Stiamo affrontando questa sfida, forti di tutte quelle qualità che ci hanno reso ciò che siamo oggi: l’apertura mentale, l’esperienza e il senso di responsabilità”.

Quanto sta rischiando la Bayer in termini di reputazione?

Questo mese, in un articolo uscito nella testata About Pharma, Nicolò Bastaroli – legal consulting & business evelopment di Ealixir Italia – parlando in termini di brand reputation, ha dichiarato: “Bayer dovrà tenere presente la reputation heritage di Monsanto e anche tenere conto della presenza massiccia del brand sulla rete e sui social”. Sono infatti numerose le pagine Facebook e i blog in cui l’impresa statunitense viene presa di mira e criticata; per non parlare delle fake news nate attorno al marchio nel corso degli anni.

 

Bayer e Monsanto: 2 anni di trattative

Per la prima volta, nel maggio del 2016, erano state confermate le voci che riferivano di un incontro avvenuto tra i vertici di Bayer con quelli di Monsanto per discutere di un’acquisizione. Le trattative tra i due colossi avevano raggiunto tre offerte da parte di Bayer che tenevano conto anche degli importi complessivi dei debiti accumulati dalla multinazionale statunitense:

  • 122 dollari per azione, per un totale di 62 miliardi complessivi;
  • 125 dollari, per un totale complessivo di 64 miliardi;
  • 128 dollari per azione che ammontano a 66 miliardi di dollari.

In seguito alla conferma di Monsanto a Bayer, quest’ultima ha lavorato per ottenere le licenze da entrambi i continenti, necessarie per attuare l’acquisizione. L’ultima ok è stato espresso dalla Commissione Europea il 21 marzo di quest’anno.

In quella data le autorità comunitarie hanno riferito che “l’acquisizione di Monsanto da parte di Bayer non viola la concorrenza” poiché la big pharma tedesca ha accettato di liberarsi di alcuni rami di attività legate a:

  1. sementi;
  2. pesticidi;
  3. agricoltura digitale, per un valore complessivo di 6 miliardi di euro.

Per quanto riguarda il ramo pesticidi, Bayer ha deciso di cedere le sue linee di ricerca alla leader tedesca Basf.

 

Perché assorbire Monsanto?

“Le azioni della compagnia Usa – si legge nel comunicato stampa dell’azienda tedesca  – non verranno più scambiate al New York Stock Exchange, con Bayer che ora risulta l’unico proprietario di Monsanto“. “Intendiamo contribuire a risolvere il problema a lungo termine di sfamare la crescente popolazione mondiale” riferisce il presidente di Bayer al quotidiano Handelsblatt.

L’acquisto di Monsanto comporta notevoli rischi, ma anche enormi opportunità di mercato“, scrive il quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung, in vista dell’annunciato completamento dell’acquisizione.

Pare che l’azienda tedesca stia scommettendo sulle proiezioni ONU secondo cui nel 2050 la popolazione mondiale giungerà a quota 11,2 miliardi, di conseguenza: più cibo dovrà crescere sulla stessa quantità di terra arabile.

Aiuteremo i nostri clienti a crescere di più con meno”, ha riferito ai giornalisti il presidente di Bayer, promettendo di applicare “lo stesso rigore nel raggiungimento dei nostri obiettivi di sostenibilità come facciamo con i nostri obiettivi finanziari“.

By Redazione in Articoli, Business, Healthcare, News, Pharma, Sales & Marketing